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Una crostata è casa. Una crostata è semplicità. Anche queando la frolla è del grande Maestro Iginio Massari


Crostata casalinga con marmellata di albicocche e vaniglia e ciliegie nostrane.

La frolla è la ricetta del maestro Iginio Massari.

La storia che vi voglio raccontare è una storia semplice.
Parla di casa, di tranquillità, di ricordi e ti tanto amore.

L’amore di mia madre che passa la domenica ed il sabato a tagliuzzare, conservare e mettermi da parte le verdure e la frutta del suo orto. Le uniche ore libere che ha, (perché nonostante l’età ancora lavora!) le dedica a me, aspettando quel giorno o quel week end in cui sarò in grado di ritornare a casa, e potrà riempirmi il freezer portatile di cose buone, pronte che mi semplifichino la vita di tutti i giorni.
Se questo non è amore!

Questa crostata la dedico a lei, perché a lei ho pensato mentre l’ho immaginata e preparata.

Perché dentro ci sono le due marmellate che ho preparato con lei, in due pomeriggi caldi di Luglio, in cui forzatamente non ho potuto girovagare per il trentino e la mia cara caviglia malandata ha deciso che a lei e a Mio padre dovevo dedicare del tempo.
Lei ha deciso per me ed ha avuto una saggia decisione, sicuramente migliore spesso delle mie.

Perché i miei genitori li vedo pochissimo, troppo poco e sono consapevole che meriterebbero più spazio nella mia vita, ma la vita stessa a volte si sa ci fa prendere decisioni difficili e fare scelte che ci portano lontano dalle persone che si amano tanto.

La dedico lei anche perché io con lei sono sincera di dolci non ne ho mai fatti tanti. Era sempre a dieta e non le è neanche mai più tanto piaciuto farli. A me si, ma mi accontentavo di andare da mia bisnonna, poiché la mia nonna, bravissima a farle era anche gelosissima e mi cacciava dalla cucina.
Ma questa crostata lei mi ricorda, nella sua semplicità, naturalezza, per niente costruita, ma buonissima, genuina. Una cosa che non puoi che amare.
Come mia mamma. Tutti la amano ed io anche di più.

Lasciando stare i sentimenti, che mi velano gli occhi ed il cuore mentre scrivo questo post, vi racconto invece di come una di queste due marmellate mi abbia colpito nel cuore.
Entrambe sono ottime, fatte con frutta di stagione di prima qualità. Ma una di loro bhè è paradisiaca e motivo di orgoglio.

Si tratta della confettura di albicocche e vaniglie.
Le dosi sono anche un pò strane, lo ammetto c’è andato molto zucchero, ma alla fine sembra dolce, ma in realtà non lo è…

… e poi ha la vaniglia, la bacca, quella vera, che da la magia, che ti fa sognare.

Merita tutto il tempo speso a sudare sul fornello, nonostante il caldo, per schiumarla bene.
Le scottate di dita nell’invasarla ancora bollente nei vasetti sterillizzati caldi. Merita ogni secondo, specialmente perché ogni secondo l’ho passato con la mia mamma.

spero che anche la vostra sarà un atto d’amore come lo è stato per me, perché fare le cose difficili e complicate è una figata pazzesca, ma fare una cosa più semplice, ma con il cuore che batte per qualcuno è sicuramente meglio.

Ps: Con la marmellata di ciliegie ho fatto una crostata grande, con quella di albicocche (e pochissima di ciliegie) ho fatto delle mini (davvero mini) crostatine che ho portato ai colleghi. Ma riservo queste due delizie per un futuro prossimo, meno caldo e provare nuove ricette..


 Pasta frolla  speciale per crostate
(di I. Massari – NSZ Vol I)

Ingredienti 
233 gr. Burro 
133 gr. Zucchero a velo
33 gr. Miele di acacia
56 gr. Tuorli
1 gr. Sale
333 gr. Farina bianca 00
1/2 baccello di vaniglia
Scorza di 1/2 limone

Mettere in planetaria il burro morbido ma ancora plastico, zucchero a velo ed il miele e gli aromi.

Amalgamare con la foglia senza montare.

Aggiungere i tuorli con il sale.

Quando la massa sarà uniforme incorporare la farina setacciata, lavorandola poco fino a quando saranno amalgamati.

Conservare in frigo a 4°C per 10-12 ore prima di stendere l’impasto a circa 2-2,5 mm di spessore.

Lasciare riposare ancora una mezzora circa e coppare nella dimensione desidedara prima di procedere con la cottura.

Stendere la pasta nella tortiera e distribuire la marmellata scelta, prima di decorare con delle strisce sottili di frolla ed un bordo lungo tutta la crostata.

ps: ho volutamente fare le strisce di frolla a mano, come si faceva a casa di mia nonna, senza coltello o stampi rari che la rendono visivamente perfetta ma che non è come la volevo io..

Marmellata di albicocche e vaniglia

Ingredienti
4 kg Albicocche mature nostrane
2 Kg. Zucchero
600 gr. Acqua naturale (dipende molto anche dalle albicocche se sono molto succose o meno)
Succo di 2 limoni
2 bacche di vaniglia

Mettere in una pentola sufficientemente capiente le albicocche lavate, private del nocciolo e aperte a metà.

Aggiungere l’acqua lo zucchero, il succo di limone ed i semi delle due bacche di vaniglia (io poi ci ho lasciato dentro anche la bacca, che tolto solo prima di invasare)

Lasciare cuocere sino a che la marmellata sarà pronta, togliendo la schiuma che si forma in superficie durante la cottura.

La schiuma che ho messo in un altro pentolino l’ho cotta dolcemente sino a quando è diventata cristallina e l’ho ri-aggiunta al resto (non mi volevo perdere tutto quel ben di dio di semini di vaniglia)

Quando pronta, invasare e conservare sotto vuoto in un luogo fresco

ps: Piccolo trucco, ho preparato due vasetti solo con la parte più liquida della marmellata, che userò per apricottare i miei prossimi dolci!… 

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